Un viaggio nel laboratorio di Antoniazzi&Piovesana
Sostenibilità, continuità e recupero: i valori degli artigiani nell’unicità delle creazioni del laboratorio di Revine
Quando entrate nel laboratorio di Antoniazzi & Piovesana la prima cosa che salta all’occhio è l’eleganza dei lavori artigianali e la raffinata lavorazione dei materiali, a partire dal legno. Artigiani esperti e rinomati, Guerrino e Mariagrazia sono molto attenti alla qualità e alla sostenibilità del prodotto che andranno a lavorare, prediligendo materiali vissuti e facili da smaltire in futuro. Proprio questa particolare scelta rende unico ogni pezzo che lascia il laboratorio: “Materiali che sarebbero finiti in discarica vengono recuperati – spiegano marito e moglie – e acquistano nuova vita.
Il rovere ad esempio è recuperato dalle travature delle abitazioni dismesse, così come l’abete, il castagno, l’olmo… Tipologie di legno che troviamo in base al territorio”. È proprio al nostro territorio che Antoniazzi & Piovesana dedica tutta la sua attenzione, cercando di valorizzarne le essenze e prediligendo specie europee, anche per i materiali di prima lavorazione, tutti certificati e in grado di garantire l’equilibrio del bosco. È proprio in questa ottica di salvaguardia ambientale che nascono lavori come la collezione Continuum, vincitrice del primo premio alla Mostra dell’Artigianato Vivo 2018 di Cison di Valmarino.
La linea si ispira proprio ai valori dei due artigiani: “Ieri, oggi e domani sono in continua evoluzione, interconnessi da elementi di continuità. – spiegano Guerrino e Mariagrazia – L’ identità di un materiale è fortemente legata alla sua storia passata e continuerà a trasformarsi attraverso ciò che sarà. Un materiale naturale vissuto può essere reinterpretato in maniera contemporanea nel presente e, allo stesso tempo, conservare la possibilità nel domani di assumere nuove forme”. È dunque con legni vissuti, dalla forte identità materica e uniti a elementi in ferro riciclato e rifinito a mano, che sono stati creati tavolo, cucina, scaffale, carrello, vetrina e, ultima ma non per importanza, l’elegante madia della collezione.
Il mobile, versatile nella sua semplicità, è fatto totalmente con materiali riciclabili – il legno vecchio, di rovere, è ricavato da una trave in abitazione – che lo arricchiscono di crepe, segni e colori dati soltanto dal tempo che ha vissuto il materiale. Anche la finitura ad oli, fatta esclusivamente a mano, è naturale e realizzata con lo scopo di lasciare il legno totalmente grezzo, senza modificarne l’aspetto. Unica è anche la cucina abbinata, dotata di un piano realizzato nel trevigiano con minerali cotti a caldo: “Con la cottura – chiarisce Guerrino – si riesce a dare resistenza e tenuta di alta qualità: è il calore a creare la fusione delle materie, che permette di non avere traspirazione e di poter utilizzare i minerali senza intervenire con sostanze chimiche come avviene, per esempio, con il marmo”.
Antoniazzi&Piovesana
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