Cultura e spettacolo

Dario De Bastiani: questo piccolo grande editore

Un’avventura tra preziose collaborazioni e intuizioni editorali

Era il 1978 quando Dario De Bastiani (in foto) diede alle stampe il primo libro con il suo “marchio” editoriale: “Saluti e baci da …ieri”, una raccolta di vecchie cartoline di Vittorio Veneto, selezionate dall’archivio di Giacomo Rova, e con il commento di Aldo Toffoli.

Succedeva esattamente 45 anni fa. Ma il passo che consentì a De Bastiani di fregiarsi del “titolo” di editore fu un altro, ovvero la riedizione del “Dizionario del dialetto di Vittorio Veneto” di Emilio Zanette. Un volume da 800 pagine, un’opera già edita nel 1954 ma esaurita quasi subito e la cui ripubblicazione fu avallata da Giovan Battista Pellegrini, linguista e glottologo di fama internazionale. Venne riedito con i commenti e gli appunti che lo stesso Zanette aveva lasciato nella sua copia personale.

Un altro anno significativo per la storia della casa editrice fu anche il 1984, quando venne pubblicato il libro “Il radicchio in cucina. 617 ricette con il radicchio rosso di Treviso” di Armando Zanotto. Il famoso chef delle Tre Panoce di Conegliano rifiutò l’offerta della Mondadori, che gli aveva proposto una edizione emendata con solo un centinaio di ricette: De Bastiani credette invece al progetto, e il libro – con cui l’editore varcava i confini della Marca per la prima volta – fu subito un successo.

Nel 1984 venne fondata anche la tipografia – col nome di “Nuove grafiche vittoriesi”, che divennero poi le “Grafiche De Bastiani” – che diede forza e lustro alla casa editrice.

Gastronomia, folklore delle Venezie, storia locale e della grande Repubblica Veneziana, arte, narrativa e addirittura la micologia i temi che hanno caratterizzato le pubblicazioni della casa editrice nel tempo, che vanta anche un primato: quello dei titoli sul poeta di Mozart, Lorenzo Da Ponte, grazie ai lavori di Giampaolo Zagonel.

Tra le preziose collaborazioni, in questi 45 anni, vanno ricordate quelle con Giampiero Rorato autore e curatore della collana gastronomica, i fotografi Francesco Galifi, Carlo Del Puppo e Paolo Marton (autore del più bel libro sulle Ville Venete oggi in commercio), con il giornalista e scrittore Mario Uliana, con i già citati Aldo Toffoli e Giampaolo Zagonel, e con la direttrice del Quindicinale, Emanuela Da Ros, che fin dall’inizio ha collaborato con la casa editrice. Memorabili le riedizioni delle opere “Invito al Cansiglio” e “Treviso: Piave, Grappa, Montello” di Giuseppe Mazzotti, a cura di Franco Posocco e le ristampa dei romanzi di Tito Spagnol, con la revisione critica di Nino Roman, già pubblicati nei Gialli Mondadori.

Le storie e le scelte della casa editrice si intrecciano ovviamente anche con i grandi avvenimenti della storia: nel 1978, subito dopo la morte di Papa Luciani, De Bastiani decise infatti di pubblicare i discorsi tenuti dal Pontefice nei suoi famosi 33 giorni, anticipando in qualche modo nel tempo quello che sarà poi ribattezzato “instant book”. Il libro andò letteralmente a ruba nel giro di qualche giorno.

Molto più lunga invece la storia della pubblicazione de “I canti popolari veneti” di Luigi Marson, che rimase “sepolto” nella biblioteca comunale dal 1914 – dopo la morte dell’autore – fino al 2000. Quando tutta la raccolta, una delle più importanti in Italia nel suo genere, venne edita a cura di Camillo De Biasi.

“Sento il dovere di ringraziare tutti coloro che con il loro contributo hanno partecipato alla costruzione e crescita del catalogo della casa editrice – dice Alessandro De Bastiani -. Non c’è spazio per elencarli tutti e per questo indirizzo i lettori più curiosi sul link www.debastiani.it/autori. Andateli a vedere, sono veramente tanti. A tutti un grazie di cuore”.

www.debastiani.it

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