ALLA RISCOPERTA DEL VERDISO CON L’AZIENDA AGRICOLA TOMASI
Dopo la Gran Fascetta d’Oro 2024, la cantina di Tarzo conquista la Fascetta d’Argento 2025 grazie al Verdiso, vitigno simbolo della Pedemontana trevigiana.
Non serve cercare lontano per trovare storie di rinascita: a volte basta un grappolo d’uva. È quello che accade quest’anno all’Azienda Agricola Tomasi di Tarzo, che dopo il successo del 2024 si conferma tra le eccellenze del territorio conquistando la “Fascetta d’Argento 2025” nella categoria Vini Tranquilli, Frizzanti e Passiti. Il protagonista? Il Verdiso, vinificato in purezza. Il premio, assegnato durante l’undicesima edizione del concorso Fascetta d’Oro all’interno della Primavera del Prosecco, rappresenta un riconoscimento importante non solo per l’azienda ma anche per un vitigno che rischiava l’oblio. “Mi auguro ci sia un ritorno al Verdiso”, afferma Gianfranco Tomasi, titolare dell’azienda. “È una varietà autoctona che appartiene solo a queste colline. Dopo anni difficili, oggi il Verdiso sta tornando sulle tavole e nei calici di chi cerca autenticità”.
Il Verdiso è una delle uve storiche della Pedemontana trevigiana. La sua presenza è documentata da oltre due secoli e la zona di produzione abbraccia le colline tra Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene. Si tratta di un vitigno a bacca bianca, riconoscibile per il colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso regala profumi delicati di mela verde e fiori bianchi, mentre al palato colpisce per la freschezza, la nota acidula e la sapidità, con un retrogusto leggermente amarognolo.
“Il Verdiso è sempre stato considerato un vino di nicchia, ma ha una personalità unica”, spiega ancora Tomasi. “La sua acidità naturale lo rende perfetto sia come vino frizzante sia come base per vini passiti. È un vino che si abbina bene ai piatti semplici, ai formaggi freschi, al pesce. Ma soprattutto, racconta il territorio. Ogni sorso è un pezzo di storia di queste colline”.
La scelta di vinificare il Verdiso in purezza non è scontata. Tradizionalmente, infatti, questa uva veniva utilizzata in blend con altre varietà locali, come il Glera per il Prosecco. Negli ultimi anni, però, alcuni produttori hanno deciso di valorizzarla da sola, puntando sulle sue caratteristiche distintive e sulla capacità di esprimere al meglio il terroir.
Il premio Fascetta d’Argento 2025 arriva così come conferma di una strada coraggiosa. “Non è solo una medaglia”, sottolinea Tomasi, “ma un segnale forte: il Verdiso può avere un futuro importante. Serve continuare a crederci, a investire sulla qualità, a raccontare ai consumatori quanto sia speciale questa varietà”. L’Azienda Agricola Tomasi, già vincitrice nel 2024 della Gran Fascetta d’Oro con il Prosecco Superiore DOCG Brut, si dimostra ancora una volta capace di innovare nella tradizione. Un percorso che guarda avanti senza dimenticare le radici, portando alla ribalta un vino che parla la lingua semplice e autentica della Pedemontana trevigiana.
In un mondo del vino sempre più omologato, il Verdiso di Tomasi ricorda che la differenza si fa anche con le scelte controcorrente. E che a volte, per riscoprire il futuro, basta tornare alle origini.
Azienda agricola Tomasi
Località Borgo Molini, 68 – Tarzo
0438 584858
www.prosecco-tomasi.it